en fr de it es

La notte in fiamme

1Molto intensa e ricca di spunti è stata la giornata trascorsa Lunedì 26 Agosto presso la località di Rocca d'Arce (Frosinone), un grazioso e caratteristico paesino arroccato su un'altura da dove si gode della magnifica visuale della sottostante Valle del Liri, presso cui la delegazione dell'Associazione "Le fracchie", accompagnata, in rappresentanza dell’Amministrazione, dalla Consigliera delegata alla cultura Nardella Meriligia, si è recata in occasione del Convegno "La notte in fiamme -I fuochi popolari dell'Italia centrale".


La presenza dell’associazione rimarca l'impegno e la volontà, già espressa in altri contesti, di costituire una rete di riti del fuoco che valorizzi e salvaguardi tradizioni popolari legate al fuoco in cui tante comunità si identificano e in esse ritrovano le proprie radici storiche sociali religiose e culturali.
Alla manifestazione hanno preso parte le delegazioni di Agnone (Is) per le 'Ndocce, Fara Filiorum Petri (Ch) per Le Farchie, Pitigliano (Gr) per la Torciata di San Giuseppe, Sonnino (Lt) per Le Torce, Villavallelonga (Aq) per La festa di S.Antonio Abate e naturalmente la padrona di casa Rocca d'Arce (Fr) per Il Ballo e Rogo della signora.


Dopo il saluto del Sindaco Prof.ssa Colafrancesco Rita, i lavori sono stati aperti da una interessante relazione introduttiva tenuta dal Dott. Fabrizio Frascaroli (antropologo e ricercatore che ha conseguito un master e un dottorato in scienze ecologiche e ambientali all’Università di Zurigo) e dalla Dott.ssa Thora Fjeldsted (laureata in storia presso l’Università dell’Islanda e conseguito un master in studi sulla gestione dei musei e del patrimonio all’Università di New York), che hanno condiviso i risultati di uno studio sulle tradizioni popolari legate al fuoco mettendone in evidenza gli aspetti storici/geografici, sociali e motivazionali in genere che hanno dato vita a questa tipologia di espressioni culturali che però rischiano di scomparire perché legate soprattutto ai piccoli borghi e paesi che purtroppo stanno subendo un forte spopolamento, rischiando per questo di perdersi nella memoria dei tempi.
Di questo e di altri aspetti i vari rappresentanti delle suddette tradizioni hanno relazionato mettendo soprattutto in evidenza quanto ancora forte sia il legame di queste comunità con esse e quindi la pressante necessità di mettere in campo misure di salvaguardia e tutela. L'idea di una Rete è stata fortemente sostenuta anche dal Presidente dell'Associazione "Le Fracchie", Alfredo Della Bella che ha mostrato ai presenti due brevi video di presentazione sulle Fracchie e sull'Origine della Devozione all'Addolorata del popolo sammarchese e il lavoro che l'Associazione Le fracchie, l' Amministrazione comunale, le scuole e altri enti stanno mettendo in campo per salvaguardare e soprattutto trasmettere questo patrimonio alle nuove generazioni anche utilizzando i più moderni mezzi di comunicazione.
La qualità dei vari interventi ha fatto di questo convegno un momento di crescita e confronto per tutti i partecipanti e di riflesso per le comunità che essi rappresentano perché presto potrebbero essere gettate le basi per un accordo di rete che valorizzi e tuteli al meglio le nostre tradizioni.
La giornata si è conclusa con il suggestivo rito del " Ballo e rogo della signora", un divertente momento che segna la fine dell'estate rappresentata da un grande fantoccio nelle sembianze di una bella signora in costume ciociaro che arriva nella bellissima piazzetta del paese ballando festosamente e coinvolgendo i numerosissimi spettatori presenti e che piano piano prende fuoco consumandosi sotto gli occhi di tutti che continuano a danzare per tutta la notte.
Intanto la Regione Puglia, prima regione a riconoscere e valorizzare i rituali festivi legati al fuoco, ha iscritto il rito delle Fracchie nel Registro dei rituali festivi legati al fuoco, riconoscimento necessario per accedere al prossimo bando per il finanziamento che permetterà di sostenere e fare crescere l'evento.

 2  6 5  7
 
8  8a 
 10a  11  12  13  14  15