Siamo oramai nel clou della settimana santa e con essa ci accingiamo a vivere quelli che sono gli eventi che accompagnano la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù e che ogni popolo esprime nelle forme più suggestive e singolari nel rispetto della tradizione e della devozione più cara, sentita e partecipata. La storia di un popolo, insomma che costantemente si rinnova e riprende nuova linfa grazie all’impegno delle nuove generazioni alle quali, con passione e abnegazione, bisogna insegnare e consegnare i valori che tracciano il profilo identitario della comunità di appartenenza, per non dimenticare mai le proprie origini e non spezzare la catena di storia e cultura che ci caratterizza.
È da cinque anni ormai che l’Associazione delle Fracchie continua a lavorare per perseguire questo obiettivo e, neppure quest’ anno, finalmente di ripresa, si è sottratta alla sua mission, anche se in un clima ancora di instabilità e confusione generato dal periodo pandemico, durante il quale non si è affatto fermata continuando a promuovere progetti ed eventi attuati “a distanza “. Le iniziative di formazione dei piccoli sammarchesi hanno interessato anche quest’anno gli alunni dell’I.C “Balilla-Compagnone-Rignano” per le classi terze, che hanno appena iniziato il loro percorso e le classi quinte che invece, lo hanno concluso. Lo studio degli argomenti sull’origine della nostra tradizione e le motivazioni legate alla forte devozione che il popolo sammarchese nutre verso l’Addolorata, sono stati argomenti ampiamente trattati attraverso la lettura di fonti letterarie di Gabriele Tardio, Tusiani, visione di documentari televisivi, interviste, testimonianze e quant’altro è stato prodotto sul tema, il tutto magistralmente moderato da esperti che come sempre gratuitamente l’associazione mette a disposizione. Quest’anno il progetto si è arricchito di una nuova componente che indica la crescita qualitativa dell’offerta formativa, quella dell’Inclusione che, oltre alla scuola, ha coinvolto gli ospiti del Presidio Centro Valori di San Giovanni Rotondo. Nella struttura sono stati organizzati momenti di incontro che, in un clima di convivialità hanno coinvolto gli ospiti in attività di formazione e laboratori di creatività a tema Fracchie. Soddisfazione reciproca per Associazione e Referenti della struttura che hanno auspicato altri momenti e nuove modalità di interazione tra le due parti. Lo studio, la conoscenza e l’impegno portano sempre i loro frutti, si sa. E quest’anno l’Associazione, con il contributo della scuola “mette in versi” l’incontro della Vergine, Madre sofferente che rappresenta il dolore di tutte le madri soprattutto in questo particolare momento di guerra, con i fracchisti che le offrono la luce e il calore delle fracchie per accompagnarla alla ricerca del Figlio. Un dialogo forte e struggente che racchiude in sè fede e tradizione ma anche preghiera e speranza perché l’orrore della guerra e delle tragedie umane possa finire al più presto.