Per il turista tradizionale venire a vedere la Processione del venerdí Santo con le fracchie può fornire l'occasione per scoprire e apprezzare la valle in cui da sempre si adagia il nostro paese e le sue bellezze naturali, conoscere la sua storia e visitare centri e siti di particolare interesse come il Convento di San Matteo, il Santuario di Stignano, il bosco della Difesa, la Dolina Pozzatina, il Mini museo, il parco dei Dinosauri, visitare mostre di interesse culturale a tema allestite per l'occasione ed infine conoscere e assaporare i prodotti gastronomici e artigianali locali come li canestrédde e li prupate, tipici dolci pasquali...
La padula - centro storico della città
E' il primo nucleo abitativo di San Marco in Lamis con casupole costruite su pozzi di acqua sorgiva a mo' di piccola fortezza chiusa da "porte" (vucchele) e i profferli che rendono caratteristiche le stesse abitazioni.
Il Santuario di Stignano
Leggenda e storia ne fanno uno dei primi santuari mariani del Foggiano e una delle più notevoli architetture del 1500. E’ posto sull'antica via Francigena, all'incrocio con l'attuale SS n. 272, in una valle di grande fascino. Un'antica leggenda narra che san Francesco al ritorno dall'Oriente sia passato per questa valle e abbia benedetto i suoi frutti. Ricco di storia e insigne per arte, trae le sue origini in epoca medievale. Il complesso già attestato dal 1231, ad opera dei sacerdoti di Castel Pagano, che avrebbero eretto la cappella primitiva sul luogo in cui un povero mendicante cieco raccontò loro di aver riacquistato la vista. Al di fuori si ammira la magnifica facciata cinquecentesca della chiesa di stile romanico abruzzese e del moderno monumento a Pio XII ; l'altare maggiore è stato progettato da Luigi Schingo da San Severo e nell'aula magna vi è una cattedra settecentesca con magnifiche pitture sulla vita della Madonna. Nell'interno vi è l'incantevole loggiato cinquecentesco con il pregevolissimo pozzo del 1576 e le pitture cicliche sulla vita di san Francesco.
Il Santuario di San Matteo
Chi visita per la prima volta S. Matteo ha l’impressione di tornare indietro nei secoli: il convento, alto sulla valle, immerso nel verde dei boschi, lontano dai centri abitati, sembra orgoglioso della sua solitudine. Anticamente era conosciuto come il "convento di San Giovanni In Lamis", poichè sulla fondazione del santuario non si hanno date certe. Forse fondato dai Longobardi, sicuramente su una presistente chiesa e un ospizio che erano cosa certa già dal VII-VIII secolo. Questo perché agli inizi del Medioevo i pellegrini abruzzesi e molisani che si recavano a Monte Sant'Angelo per visitare la grotta dell'Arcangelo, cercavano rifugio proprio in questa zona che si trovava ad un giorno di cammino dalla grotta. Altra prova attendibile è la presenza, a meno di un chilometro, delle rovine dell'eremo di San Nicola che testimonia la fervida affluenza di pellegrini lungo l'antica via Francigena. Certamente il convento fu fondato dai monaci benedettini con il nome di San Giovanni De Lama e fu uno dei primi insediamenti ecclesiastici della Capitanata insieme a pochi altri ed è grazie alla sua importanza che a valle del convento nacque un sobborgo di pastori che fondarono l'attuale San Marco in Lamis. Al suo interno la Biblioteca, ricca di circa 70.000 volumi di pregio è da visitare, poichè conserva oltre a incunaboli e cinquecentine di valore, testi significativi e annesso antiquarium con vasi e manufatti di ogni epoca e pezzi interessantissimi, inoltre si trovano numerose testimonianze di arte sacra, ex voto e un artistico presepe permanente.
Il museo Paleontologico dei dinosauri
A Borgo Celano, a soli 2 km da San Marco in Lamis, è situato il più grande parco d’Italia dei dinosauri dove si possono provare emozioni ed esperienze uniche a contatto con i giganteschi dinosauri. Il tour del parco vi porterà indietro nel tempo, per farvi conoscere gli animali più grandi che siano mai esistiti sul nostro pianeta e che hanno dato vita alla fauna che oggi popola la nostra terra! In un habitat naturale e incontaminato tra piante autoctone, specchi d’acqua e impronte, ci si potrà imbattere in creature (in dimensioni reali) vissute proprio su questo territorio 120 milioni di anni fa. Il museo all’interno del parco permette di immergersi tramite un percorso interattivo, affascinante e coinvolgente, nella preistoria del Gargano. Un tuffo nel tempo, in uno spazio lontano milioni di anni quando il nostro territorio era popolato da animali ormai estinti tra i quali i dinosauri. Il museo è ricco di pannelli illustrativi, filmati e luoghi basati su studi scientifici e di un percorso esterno da percorrere per rivivere, attraverso la fedele ricostruzione di un habitat naturale, la vita di 120 milioni di anni fa.
Il Sentiero dell’Anima
Il Sentiero dell’Anima è un Parco artistico-letterario progettato e realizzato dall’artista Filippo Pirro.
Qui la Natura e le Arti si intrecciano fino a fondersi.
Lungo il cammino, come all’interno di un grande libro aperto, ci si imbatte in frasi, parole e storie tra rami, pietre, foglie e fiori.
Il Parco del Sentiero dell’Anima custodisce, sospese ai suoi alberi, quasi duecento tavolette incise a fuoco con versi in italiano e in vernacolo, nonché alcune presenze straniere.
Mimetizzati e integrati lungo il percorso, sorprendono i trompe l’oeil, gli affreschi, i murales, le meridiane solari e i gruppi monumentali.
Lungo il percorso corre una via dedicata ai versi, una al tempo, una alle tradizioni popolari, tutto corredato da un contesto botanico in cui scoprire la flora autoctona e godere della poco distante e spettacolare dolina Pozzatina, permettendo la conoscenza di piante dell'archeologia botanica, come anche di piante forestiere, impiantate lungo il Sentiero per creare micro-paesaggi letterari.
La Difesa
Nel bosco "Difesa" è presente un meraviglioso sentiero didattico adornato da interessanti comunità arboree a prevalenza di Cerro, Roverella, Càrpino. Qui è possibile apprezzare le caratteristiche formazioni calcaree tipiche del promontorio del Gargano (campi solcati, doline), vecchie mulattiere, “neviere” (depressioni naturali dove si conservava la neve che doveva tornare utile nel periodo estivo), e le caratteristiche “piscine” ( depressioni naturali che raccolgono l’ acqua piovana, utilizzate per saziare la sete delle Mucche Podoliche, dal loro latte si produce il “Caciocavallo Podolico”, presidio Slow Food). In primavera tutto il sottobosco si colora di magnifiche fioriture, con prevalenza di Orchidee spontanee, che donano magnifiche sensazioni ed immergono il viaggiatore nelle atmosfere pittoriche degli Impressionisti.
Tra una passeggiata e l'altra: i dolci di Pasqua
Sono due i dolci che fanno parte della tradizione pasquale sammarchese: lu canestredde, in dialetto locale, e lu Prupate.
Li canestredde sono delle grosse ciambelle intrecciate di pasta lievitata a base di farina, strutto, uova, zucchero e lievito naturale, spesso completate dalla presenza di un uovo come augurio di fecondità ed abbondanza.
La forma si ispira ai canestri intrecciati in cui in passato venivano portate le uova.
Un tempo dopo la Domenica delle Palme le case di San Marco cominciavano ad impregnarsi dei profumi del canestrello che veniva impastato in grandi quantità perché regalato a parenti ed amici ed offerto a chiunque venisse in visita, sovente accompagnato da un bicchiere di rosolio.
Anche lu prupate ha la forma di una ciambella, ma ha una funzione ed una storia differenti.
Intanto il termine sembrerebbe derivare da pan pepato, ossia speziato: il suo impasto è infatti ricco di cannella, di chiodi di garofano, di miele e di buccia d’arancia e questi profumi gli conferiscono un significato augurale e propiziatorio.
Secondo la tradizione veniva preparato dalla sposa e dalle donne di casa e dato agli invitati come dono di matrimonio perché la sua forma evoca quella delle fedi nuziali. Una sorta di bomboniera, senza la quale non si poteva andar via da nessun banchetto di nozze degno di tal nome.